due farfalle bianche posate su steli

Tecniche fotografiche | Immortalare la fauna selvatica in primavera ed estate

Petar Sabol

La primavera e l'estate rappresentano per me un nuovo inizio. La natura è un'esplosione di fiori dai colori vivaci e non mi stanco mai di ammirare le farfalle e le libellule. Amo gli animali e il tempo che trascorro insieme a loro nella natura è per me fonte inesauribile di felicità e ispirazione. Parlando di macrofotografia, le farfalle e le libellule sono alcune delle creature che più amo fotografare. Adoro anche gli uccelli, indaffarati a costruire il nido e nutrire i loro piccoli. Insomma, per me tutto ciò che vola è fonte d'ispirazione.

Quando metti a fuoco il soggetto, capita spesso di dimenticare l'importanza della luce; in realtà, nella fotografia naturalista come in qualsiasi altro tipo di fotografia, la luce è fondamentale. Per questo motivo, consiglio di scegliere il momento della giornata più adatto per ottenere la direzione e l'intensità della luce di cui hai bisogno. Quest'ultima, infatti, influisce non solo sul soggetto, ma anche sullo sfondo dell'immagine.

farfalla bianca posata su uno stelo arancione

© Petar Sabol | Sony α7R IV + 100mm f/2.8 Macro | 1/30s @ f/9.0, ISO 400

Ora parliamo delle condizioni atmosferiche. Chi si occupa di macrofotografia lo sa bene: il vento è il nostro peggior nemico. Infatti, quando utilizzi ingrandimenti e piccole aperture per ottenere la maggiore profondità di campo possibile, anche il più leggero flusso d'aria può indurre il soggetto a muoversi, rovinando irrimediabilmente il tuo scatto.

Al momento scatto le mie foto con Sony α 7R IV, ma mi capita di utilizzare anche α 9 II. Per gli scatti macro, monto l'obiettivo Sony FE 90 mm f/2.8 Macro G oppure un obiettivo macro di terzi da 180 mm con un adattatore. Se devo fotografare degli uccelli, mi oriento su Sony FE 200-600 mm G ma, se ne ho la possibilità, preferisco affittare l'obiettivo FE 600 mm f/4 G Master, che è l'ideale in queste situazioni.

primissimo piano dell'occhio di un insetto

© Petar Sabol | Sony α7R IV

Non credo ci sia bisogno di sottolineare l'importanza del cavalletto per realizzare immagini macro. Se ho bisogno di una buona profondità di campo, imposto un'apertura di f/8 o f/11 e cerco di mantenere una sensibilità ISO di 100 o 200. Questo mi consente di impostare una velocità dell'otturatore compresa tra 1/5 e 1/50 di secondo. Nonostante il sistema di autofocus dei prodotti Sony sia eccellente, di solito preferisco usare la messa a fuoco manuale e sfruttare la visualizzazione ingrandita della fotocamera per impostare la messa a fuoco e la profondità di campo che preferisco.

Per la fotografia macro, spesso utilizzo anche binari di messa a fuoco elettronici che mi consentono di scattare più immagini con piani di messa a fuoco leggermente diversi. Poi combino insieme tutti questi scatti in un software per creare un'immagine finale in cui l'intero soggetto è a fuoco e lo sfondo rimane sfocato. Per garantire il successo di questa tecnica, la fotocamera, l'insetto e il piano di appoggio dell'insetto devono rimanere perfettamente immobili. Ecco perché è così importante scattare in un giorno senza vento.

Il consiglio migliore che posso dare a chi vuole realizzare scatti di questo tipo è scegliere un giorno in cui ci sia poco vento, ma suggerisco anche di alzarsi presto e fotografare al sorgere del sole. Quando la temperatura è ancora bassa, infatti, gli insetti si muovono molto più lentamente e potresti avere la fortuna di immortalarli mentre si riscaldano al sole. Oltre al fatto che la luce mattutina è di gran lunga migliore, la leggera foschia e le gocce di rugiada tipiche di questo momento della giornata renderanno lo sfondo dell'immagine molto più interessante.

uccello in volo su uno sfondo verde intenso

© Petar Sabol | Sony α9 II + FE 600mm f/4 GM OSS | 1/4000s @ f/4.0, ISO 4000

Fotografare gli uccelli in volo richiede molta pratica e una buona conoscenza del sistema di autofocus della fotocamera. Sia α 7R IV che α 9 II hanno un sistema di autofocus eccezionale: la prima offre anche una risoluzione di 61 megapixel per catturare ogni minimo dettaglio; la seconda consente di scattare fino a 20 fps.

due uccelli arancioni in volo

© Petar Sabol | Sony α9 II + FE 600mm f/4 GM OSS | 1/3200s @ f/4.0, ISO 2000

Utilizzo la funzione Lock-on AF-C (AF-C agganciato al soggetto), con i punti di messa a fuoco impostati su L o Zona per poter seguire il movimento dell'uccello. Poi scatto in modalità Hi+ continua, quindi fino a 20 fps, con Sony α 9 II. Questo mi consente di catturare una varietà di scatti e movimenti diversi mentre l'uccello è in volo. Per quanto riguarda le impostazioni relative all'esposizione, la velocità dell'otturatore è sicuramente quella più importante, perché evita sfocature da movimento. Scelgo sempre una velocità di almeno 1/2000 di secondo e imposto l'apertura al massimo. Generalmente utilizzo l'impostazione ISO AUTO perché so bene che sia Sony α 7R IV che α 9 II producono pochissimo rumore, anche quando la sensibilità aumenta. Di conseguenza, posso catturare un uccello in volo che si muove velocemente senza il rischio di perdere i dettagli di cui ho bisogno.

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Petar Sabol | Croatia

"Cerco sempre di migliorare le mie foto, senza preoccuparmi del tempo e dell'impegno che mi richiedono."

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