man sitting at the bottom of a statue

Viaggiare Senza Muoversi

Andrea Frazzetta

Video filmed with Sony α7 IV  © Andrea Frazzetta - Alessio Perboni

 

Gli ultimi due anni hanno messo in seria difficoltà la nostra possibilità di viaggiare. Ci hanno lasciato sospesi, a volte scoraggiati da un grande senso di immobilità.

Eppure, possiamo dire che sono stati anche un periodo di esplorazione personale.

Con un ritorno irregolare ai viaggi le persone sono rimaste più vicine a casa, hanno passato più tempo nelle loro città, hanno conosciuto più a fondo i loro quartieri, i cortili, le strade di sempre.

Imparare qualcosa di nuovo su un luogo che già ami è l’essenza di ciò che significa viaggiare. È un’occasione per espandere la tua immaginazione e per rinnovare la meraviglia sul mondo che ti circonda.

La nuova Sony 7 IV mi ha dato l’occasione per dedicarmi all’esplorazione della città in cui vivo e in cui sono cresciuto, Milano.

Ho vagato in luoghi familiari con occhi nuovi. Ho cercato punti di osservazione diversi e a volte mi sono semplicemente perso.

Usare per la prima volta una nuova macchina fotografia è un’occasione per viaggiare con lo sguardo.

Un’occasione preziosa, anche per chi fa questo lavoro da tanti anni.

Riscoprire la propria città è uno dei viaggi più belli e sorprendenti che si possa fare.

In questa gallery trovate alcune delle immagini e dei video realizzati durante questa esplorazione.

late evening light hitting an old church

© Andrea Frazzetta | Sony α7 IV + FE 16-35mm f/2.8 GM | 1/250 @ f/5.6, ISO 400

Come avvicinarsi alla fotografia di viaggio

Il punto fondamentale rimane per me la curiosità e la capacità di lasciarsi andare alla scoperta. Dovendo dare un suggerimento direi di pianificare e prepararsi al meglio per un incarico di lavoro in un luogo che non si conosce. E invece di lasciarsi andare e avere nuovi occhi in un posto che si pensa di conoscere bene, come la propria città.

Nei miei viaggi ho sempre cercato influenze nella letteratura di un luogo. Mi piace iniziare a viaggiare nelle parole, e scrittori come Bruce Chatwin, Ryszard Kapuscinski e Wim Wenders (che è uno scrittore oltre che un grande regista) hanno avuto una grande influenza per me, dandomi ispirazioni che ho cercato di portare nella mia fotografia e nel mio modo di raccontare.

Nel viaggio poi quello che mi ripaga di più, sia in termini professionali che fotografici, è sempre l’incontro con l’altro. Ci si può preparare il più possibile ma è nell’imprevedibilità dell’incontro con un'altra persona che nascono le storie, e il racconto si ramifica. Fotografare in viaggio per me è soprattutto questo. Vivere la strada, viverla come un palcoscenico e lasciarsi andare nel suo flusso.

In queste condizioni la cosa più importante che una macchina fotografica deve avere per me è leggerezza e affidabilità. La macchina al collo è parte del tuo stare in strada, starà con te tutto il giorno, è un oggetto con cui devi stare bene, che dev’essere versatile e pronto.

person scaling a building with a zip line

© Andrea Frazzetta | Sony α7 IV + FE 16-35mm f/2.8 GM | 1/500 @ f/11, ISO 100

Punti di vista

Uso spessissimo la tecnica del cambio del punto di vista, fin da quando ho iniziato a fotografare con macchine “a pozzetto”. Non avere la macchina sul viso durante lo scatto ti permette un approccio completamente diverso con l’ambiente che ti circonda e le persone. A volte si rivela fondamentale per “entrare” più facilmente nelle situazioni.

Una delle novità più caratteristiche della nuova 7 IV è il monitor con angolazione variabile. Evidentemente pensato soprattutto per chi fa video, e per Vlogger che ne apprezzeranno l’utilizzo per interviste e dirette streaming, il monitor diventa uno strumento prezioso per un fotografo in cerca di punti di vista e inquadrature diverse.

Un’altra novità che ho apprezzato moltissimo per il mio modo di concepire la fotografia di viaggio è la tendina dell’otturatore che si chiude e protegge il sensore a macchina spenta. È un dettaglio ma fa una grande differenza per un fotografo che cambia spesso ottiche. Ti permette di essere più sicuro rispetto alla pulizia del sensore. Nella costruzione di un racconto è importante poter progettare una grammatica fatta di inquadrature diverse. Il mio obiettivo preferito è il 16-35mm, ho bisogno di stare vicino alle cose, di viverle, per poterle fotografare. Ma amo integrarlo con ottiche fisse, il 50mm e l’85mm per i ritratti. Adoro queste due lenti, mi garantiscono la massima qualità. E la possibilità di passare da un’ottica all’atra con più tranquillità è grande vantaggio.

lady crossing a busy street with the sun behind her

© Andrea Frazzetta | Sony α7 IV + FE 16-35mm f/2.8 GM | 1/250 @ f/10, ISO 100

lady walking in the rain in front of a lit building at night

© Andrea Frazzetta | Sony α7 IV + FE 35mm f/1.4 GM | 1/200 @ f/1.6, ISO 3200

Inquadratura verticale

E a maggior ragione è interessante l’uso del monitor in verticale, per foto e per video, perché amplia le possibilità di espressione fotografica. Ora che, grazie a smartphone e social, l’inquadratura verticale è diventata sempre più familiare, è prezioso poter avere una macchina che facilita questa modalità di ripresa.

old church with a tree in front

© Andrea Frazzetta | Sony α7 IV + FE 16-35mm f/2.8 GM | 1/2500 @ f/3.2, ISO 400

Fotografia, ma anche video di viaggio

In un viaggio alla scoperta di luoghi e persone, anche il video ha assunto un ruolo sempre più protagonista.

Per me la Alpha 7 IV è il secondo corpo ideale da affiancare alla 7R IV, per integrare un flusso di lavoro dove la componente video ha sempre più importanza.

Nata come macchina ibrida con grandissime prestazioni video, la 7 IV non trascura la qualità fotografia. Oltre a un sistema di autofocus impressionante, la macchina costudisce un sensore Full Frame CMOS da 33MP che registra un file di gradi dimensioni e dai dettagli perfetti.

E’ una fotocamera che va bene per chi crea contenuti a qualsiasi livello. È pensata per i professionisti e il livello è al massimo, ma ha degli accorgimenti di usabilità e semplificazione che la rende perfetta anche nelle mani di un fotografo meno esperto.

modern tower blocks at night

© Andrea Frazzetta | Sony α7 IV + FE 35mm f/1.4 GM | 1/200 @ f/2.5, ISO 1600

L’ora blu

Uno dei miei momenti preferiti è l’ora blu, quando il cielo si scurisce e la città si illumina. In questa situazione è importante poter scattare in libertà, a mano libera. La 7 IV mi è stata di aiuto in questo senso perché è fornita di uno stabilizzatore d’immagine a 5 assi integrato, grazie al quale si può tranquillamente scattare a mano libera.

La qualità dell’immagine è evidente in condizioni di scarsa luce, anche ad ISO elevati la riproduzione del colore è accurata e il rumore ridotto al minimo.

Ho notato un’ottima resa anche in fase di post-produzione della foto. È facile recuperare luce anche durante lo sviluppo del raw senza perdere qualità e questo si rivela spesso un elemento importante quando si passa a rivedere e post-produrre le immagini scattate. Evidentemente anche in questa fase il sensore CMOS fa il suo meglio.

man sitting at the bottom of a statue

© Andrea Frazzetta | Sony α7 IV + FE 16-35mm f/2.8 GM | 1/125 @ f/2.8, ISO 3200

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Andrea Frazzetta

Andrea Frazzetta | Italy

"Per me la fotografia è lo strumento ideale per scoprire il mondo, gli altri e imparare qualcosa di più anche su me stesso."

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