riflesso di una penisola con nuvole

Tecniche fotografiche | Paesaggi estivi

Michael Schaake

L'estate può essere un periodo scomodo per fotografare. Durante il giorno la luce è generalmente troppo forte per la maggior parte delle fotografie di paesaggi quindi, per avere maggiori probabilità di successo, devi scattare molto presto al mattino o molto tardi la sera. Personalmente, preferisco le prime ore del mattino.

La mattina c'è calma ovunque, anche in città. La vita è meno frenetica e circolano poche persone. C'è una bella luce e a volte una leggera foschia e puoi ascoltare tutti i suoni degli uccelli, degli animali e degli insetti che iniziano la loro giornata.

paesaggio forestale roccioso con nuvole soffici

© Michael Schaake | Sony α7R IV + FE 12-24mm f/2.8 GM | 1/320s @ f/13, ISO 100

Quando so che devo realizzare scatti di paesaggi nelle prime ore del mattino, non mi preparo in alcun modo, o almeno non come la maggior parte dei fotografi. Non controllo da dove sorgerà il sole, né rifletto su come verrà illuminato un determinato elemento del paesaggio. Preferisco di gran lunga la spontaneità, quindi continuo a muovermi e, se a un tratto mi colpisce qualcosa, scatto una foto.

Il motivo che mi spinge a premere il pulsante che chiude l'otturatore delle mie fotocamere Sony Alpha 7R III o Alpha 7R IV è difficile da descrivere. Mi guardo continuamente intorno osservando la direzione della luce o un elemento del paesaggio, come qualcosa che potrebbe fungere da linea guida o un albero solitario. Ebbene, cammino e osservo l'ambiente che mi circonda finché non accade qualcosa che stimola la mia immaginazione e mi spinge a fermarmi per catturare la scena.

paesaggio all'alba su un lago immobile

© Michael Schaake | Sony α7R III + FE 16-35mm f/4 ZA OSS | 10s @ f/11, ISO 100

Dal momento che non so mai a priori che tipo di immagini dovrò scattare, porto sempre con me diversi obiettivi per non rischiare di trovarmi impreparato. L'unico che non lascia mai la mia borsa per fotocamera è FE 24-105 mm f/4 G OSS, che garantisce sempre risultati eccezionali ed è adatto a molte delle immagini che scatto.

formazione rocciosa immersa in una foresta all'alba

© Michael Schaake | Sony α7R IV + FE 24-105mm f/4 G OSS | 1/200s @ f/8.0, ISO 250

Di solito porto anche l'obiettivo FE 16-35 mm f/4 ZA OSS mentre, se ho bisogno di un kit leggero ma non posso rinunciare a un teleobiettivo, uso FE 70-300 mm f/4.5-5.6 G OSS. Si tratta di un teleobiettivo zoom dalle prestazioni eccezionali per il suo prezzo ma, di nuovo, i suoi veri punti di forza sono la dimensione e il peso.

Quando il peso non è un problema, invece, aggiungo FE 12-24 mm f/2.8 GM, FE 70-200 mm f/2.8 GM OSS, al posto di FE 70-300 mm f/4.5-5.6 G OSS, e naturalmente FE 200-600 mm f/5.6-6.3 G OSS.

un albero esile cresce sulle rocce

© Michael Schaake | Sony α7R IV + FE 12-24mm f/2.8 GM | 1/5000s @ f/3.2, ISO 100

Uno dei grandi vantaggi delle fotocamere Sony è che la gamma dinamica è eccezionale: qualche anno fa, per scattare con la mia fotocamera reflex digitale usavo esposizioni diverse, dopodiché importavo le immagini su Adobe Photoshop per massimizzare la gamma dinamica. Ora lo faccio di rado: generalmente espongo correttamente le zone in luce e successivamente schiarisco le zone in ombra per recuperarne i dettagli.

Oltre a tenere d'occhio l'istogramma, mi assicuro di ottimizzare l'esposizione per la gamma dinamica della fotocamera impostando lo stile del file JPEG su Neutro, quindi riduco al minimo il contrasto. Il mio obiettivo è ottenere un'immagine il più piatta possibile in modo tale da poter vedere tutti i dettagli delle zone in luce e di quelle in ombra durante l'editing del file RAW. Nel momento in cui sto scattando, ciò che vedo attraverso il mirino o sullo schermo posteriore non assomiglia per niente all'immagine finale sottoposta a editing, ma questo mi consente di ottenere il file RAW più adatto per lo scatto che ho in mente.

nuvole drammatiche sulla riva

© Michael Schaake | Sony α7R IV + FE 16-35mm f/4 ZA OSS | 1/200s @ f/13, ISO 100

Spesso mi capita non modificare le immagini dopo alcuni giorni, o anche settimane, da quando sono state scattate, quindi cerco di memorizzare tutti quei dettagli che avranno un peso sulle mie modifiche: com'era la scena, l'atmosfera di quel momento, l'ambiente, la temperatura, il meteo e così via.

Per esempio, se sentivo freddo ed ero già esausto per la camminata, potrei dare all'immagine una tonalità blu leggermente più fredda. Se invece faceva caldo e mi sentivo bene, la mia modifica avverrà di conseguenza. La chiave è non esagerare.

Se devo essere sincero, alzarmi per scattare nelle prime ore del mattino non è mai semplice. Ciò che mi motiva è la ricompensa di questo piccolo sacrificio: quando torno a casa con delle foto che mi piacciono davvero, mi rendo conto che ne vale la pena.

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Michael Schaake

Michael Schaake | Germany

"La consapevolezza del momento e la percezione dell'incredibile bellezza della natura possono trasformarsi in un'esperienza sublime e molto personale. Condivido le mie immagini perché spero di trasmettere agli altri queste emozioni."

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