Ogni fotografia è la somma di elementi diversi: la composizione, l'illuminazione, l'esposizione, gli strumenti fotografici utilizzati e tutto quello che il fotografo decide di inserire nello scatto. Il modo in cui questi elementi si combinano tra loro è la cifra artistica di un fotografo, ossia il suo DNA visivo. Le opere di Frank Doorhof rappresentano alla perfezione questo concetto: sono audaci e colorate, hanno un grande impatto e uno stile che richiama quello dei fumetti o dei film di supereroi. Non lasciano nulla all'immaginazione. È uno stile che, secondo il fotografo, "va dritto al sodo" e che ha reso le sue opere inconfondibili e famose in tutto il mondo.
Frank è cresciuto guardando MTV ed è rimasto affascinato dall'uso del movimento e del colore nei video di musica pop, dai vestiti ampi degli anni Ottanta e dall'illuminazione. Sono tutti elementi che hanno avuto una grande influenza sul suo lavoro.
"Nella fotografia di moda, per me, non conta la bellezza dei modelli, quanto la storia che si vuole raccontare e l'impatto visivo. Più gli abiti dei modelli sono vivaci ed elaborati, più l'ambientazione è emozionante o più la luce è d'impatto, più tutto diventa interessante."
La luce è uno degli aspetti di cui Frank si è innamorato agli inizi della carriera come fotografo. "Cambiando la luce puoi fare tutto quello che vuoi" spiega. "Sta a te scegliere. Molti fotografi si lasciano condizionare dall'illuminazione, ma dovrebbe essere il contrario."
Secondo Frank, nel campo della moda tanti fotografi attribuiscono all'illuminazione un'importanza eccessiva e questo ostacola la loro creatività: "Pensa all'immagine che vuoi ottenere: è il punto di partenza per capire come disporre le luci e raccontare al meglio una storia. Concentrati sulle ombre e il resto verrà da sé."
Quando si lavora nel campo della moda, aggiunge Frank, è importante non aver paura di usare ombre intense, anche se oscurano il volto dei modelli. Nella moda, infatti, quello che conta sono l'estetica e lo stile. Per Frank, le ombre sono un altro modo per "andare dritto al sodo".
"Alcune delle mie fotografie sono così scure che si fa fatica a distinguere i modelli" spiega. "Se non ci credi fino in fondo, le persone ti diranno che è un errore, ma se lo fai con convinzione, ti diranno che il risultato è straordinario. Prova a sfogliare una rivista di moda: vedrai che in tantissime foto le ombre sono intense e definite."
Quando vuole esagerare con il contrasto, Frank trova nella sua fotocamera α7R III un valido supporto. "Una delle caratteristiche per cui apprezzo le fotocamere Alpha è lo straordinario range dinamico dei sensori. Mi sono reso conto che in passato, per inserire in una foto tutti i contenuti che volevo, usavo l'esposizione variata a forcella. Da quando ho iniziato a usare la fotocamera α99 a oggi, con al modello α7R III, riesco a rappresentare tutto in un unico scatto e poi apporto piccole modifiche in Lightroom. Questo mi permette di sperimentare oltre i limiti, ad esempio posso puntare una luce intermittente verso la fotocamera, ottenendo comunque la qualità che cerco."
In queste situazioni il mirino elettronico della fotocamera Alpha rende il lavoro molto più semplice. "Anche se preferisco un approccio tradizionale", spiega Frank, "il mirino elettronico è utile per regolare l'esposizione, perché quello che vedi è il risultato finale. Se ad esempio sto lavorando con il flash a una velocità di 1/125 fotogrammi al secondo, posso giocare con l'apertura in modo da scurire l'immagine. Se ho un buon risultato a f/16, basta regolare le luci strobo e sono a posto".
Anche nella scelta degli obiettivi Frank non ha paura di spingersi oltre i limiti. "Uso tantissimo il modello G Master da 24-70 mm f/2,8, perché è molto versatile nella moda. Con un grandangolo e un piccolo teleobiettivo hai a disposizione un'intera gamma di stili. Posso ridurre la lunghezza focale e scattare un semplice ritratto a 70 mm, oppure posso aumentarla e giocare con la distorsione per portare le mani o i piedi del modello vicini all'obiettivo."
"Mi piace usare anche l'obiettivo FE 12-24 mm f/4 G. Non è il classico obiettivo da fotografie di moda, ma del resto, secondo me, non ci sono regole scritte."
Gli chiediamo un ultimo consiglio per i fotografi di moda: "Bisogna osare. Con un obiettivo più grande, gioca con l'effetto distorto e sfruttalo per dare risalto alla storia che vuoi raccontare. Con un obiettivo più piccolo, fai la stessa cosa."
"Devi conoscere a fondo le attrezzature e comprendere l'illuminazione. La luce è il linguaggio della fotografia. Se riesci a capirlo, puoi concentrarti completamente sulla storia che vuoi raccontare. Una fotografia ferma nel tempo un momento unico che non tornerà mai più. Non restare con le mani in mano perché non sai cosa fare: cogli l'attimo."
"Perché simulare quando si può creare"