jaakko posti sony alpha 9 uno snowboarder fa un backflip di grande effetto

Una medaglia tra i ghiacci: nei luoghi di uno snowboarder olimpionico

Jaakko Posti

È l'ultimo giorno di riprese e Jaakko Posti è impegnato in un'affannosa corsa contro il tempo. Nella Finlandia settentrionale è arrivata la primavera e il sole inizia a scaldare. La coltre di neve comincia a cedere, la superficie del Lago di Kilpisjärvi da bianca torna a essere blu, mentre le sue sponde sono ricoperte da uno strato di fanghiglia mista a neve. Jaakko e lo snowboarder professionista Antti Autti hanno lasciato la motoslitta a cinque chilometri dal Monte Terbmisvaara e ora procedono faticosamente sugli sci sulla neve che si sta sciogliendo in modo inarrestabile. Sperano di raggiungere in tempo i canaloni che si trovano in vetta alla montagna.

jaakko posti sony alpha 7RM3 un lago ghiacciato con le montagne innevate sullo sfondo

© Jaakko Posti | Sony α7R III + FE 24-105mm f/4 G OSS | 1/640s @ f/5.6, ISO 100

I canaloni sono delle gole strette e ripide che fendono la montagna. Oltre a essere l'ambientazione ideale per fare free snowboard, hanno fatto da sfondo all'ultima parte di SCAN, un documentario nel quale Antti esplora i luoghi più belli della Norvegia e della Finlandia, appena oltre il Circolo Polare Artico.

"Quella è la parte del documentario che preferisco", ricorda Jaakko. "Ciò che mi riempie di orgoglio più di ogni altra cosa è sapere quanto abbiamo faticato per realizzarla. Gli scatti belli dal punto di vista estetico mi piacciono sempre e comunque, ma quando sai cosa c'è dietro, quanti sforzi hai dovuto fare per realizzarli, beh... la sensazione è davvero indescrivibile. In pieno inverno puoi tranquillamente arrivare fin sotto ai canaloni con la motoslitta ma questa volta era troppo rischioso, quindi abbiamo deciso di salire a piedi fino alla vetta di 1140 m per poi filmare la discesa. Sono riuscito a riprendere due discese, poi abbiamo dovuto fare ritorno alla civiltà. È stata un'esperienza da cardiopalma."

jaakko posti sony alpha 7RM3 un uomo porta uno snowboard su per una montagna innevata

© Jaakko Posti | Sony α7R III + FE 24-105mm f/4 G OSS | 1/500s @ f/5.6, ISO 100

Perché la buona riuscita del lavoro è così importante? Perché non è affatto scontata, dice Jaakko. "In questi tipi di progetti, capita spesso di dover alzare i tacchi e tornarsene a casa" ride. "Immagina di camminare in salita per cinque ore per poi scoprire che non puoi fare riprese perché è cambiato il tempo o perché le condizioni sono troppo rischiose. È una delusione immensa. Tuttavia, quando riesci nell'impresa, la soddisfazione è ancora più grande."

Jaakko ha iniziato la propria carriera come fotografo, ma col passare del tempo si è dedicato sempre di più ai video, collaborando con gli atleti degli sport che ama. Il progetto con Antti, snowboarder della nazionale olimpica finlandese con oltre 20 anni di esperienza alle spalle, unisce due delle sue passioni più grandi.

"Circa 10 anni fa", continua Jaakko, "Antti ha intrapreso la strada dello snowboard fuori pista, che tuttora continua a seguire. Nel documentario, torna a fare visita ai luoghi che gli hanno rapito il cuore".

jaakko posti sony alpha 7RM3 la luna sorge sopra una montagna innevata

© Jaakko Posti | Sony α7R III + FE 70-200mm f/4 G OSS | 1/800s @ f/5.6, ISO 100

Per lavorare in posti del genere, bisogna avere esperienza, capacità tecniche e, ovviamente, l'attrezzatura giusta. "Quando c'è di mezzo la neve, la sicurezza viene prima di qualsiasi altra cosa", spiega. "Più sei aggiornato sulle condizioni, meglio è. Quando trovi qualcosa che fa al caso tuo, devi pianificare tutto nei minimi dettagli, magari addirittura scavare una buca per tastare le condizioni del manto nevoso, insomma... qualsiasi cosa ti eviti di finire travolto sotto una valanga. E se hai il minimo dubbio, non puoi salire perché altrimenti saresti totalmente nelle mani di Dio."

"Essere sulla stessa lunghezza d'onda del soggetto che riprendi aiuta a realizzare video migliori", aggiunge. "Quando lavori con uno snowboarder professionista come Antti, si instaura una sorta di collaborazione basata sulla fiducia reciproca: lui sa cosa viene meglio nei video e intanto io gli do consigli su dove scendere. Se conosci lo sport solo superficialmente, magari puoi anche ottenere risultati accettabili, ma chi se ne intende sa che ci sono alcuni aspetti che non vanno trascurati, come la posizione."

jaakko posti sony alpha 7RM3 un uomo su un pendio desolato che guarda il mare con un arcobaleno visibile nell'inquadratura

© Jaakko Posti | Sony α7R III + FE 24-70mm f/2.8 GM | 1/800s @ f/4.0, ISO 100

L'eccezionale versatilità di α7R III rende tutto più facile. Come fotografo e film-maker, può usare lo stesso corpo macchina per realizzare foto e video di altissimo livello, un vantaggio non trascurabile in circostanze in cui il peso e lo spazio sono fattori determinanti.

"Avendo un unico corpo macchina", continua, "ti basta solo un set di obiettivi e anche l'adattatore per il microfono è più piccolo. Se l'attrezzatura è compatta, hai a disposizione più spazio per le cose essenziali come i dispositivi di sicurezza per la neve, i vestiti e l'acqua. Di solito uso FE 24-105 mm f/4 G perché è il prodotto più completo, ma ho sempre con me anche un obiettivo veloce a focale fissa come FE 35 mm f/1.8, nel caso in cui la luce scarseggi".

La messa a fuoco automatica e la stabilizzazione dell'immagine di α7R III sono altre funzioni imprescindibili per Jaakko, perché gli permettono di lavorare senza cavalletto, mantenendo i soggetti sempre perfettamente a fuoco. Le prestazioni sono eccellenti sia nei video sia nelle foto. "Ciò significa che posso lavorare velocemente e ottenere immagini molto naturali, fondamentali in documentari di questo tipo, agganciando la fotocamera alla spalla e prendendola ogni volta che si presenta l'occasione giusta."

Ovviamente, se ti trovi al Circolo Polare Artico, la fotocamera deve avere un'ottima tenuta. "Sono ormai sei anni che uso la serie α7", aggiunge Jaakko, "e anche se può succedere che lo schermo si ghiacci leggermente a -30 o -40 gradi oppure che ci sia un po' di acqua dovuta al ghiaccio che si scioglie, non ho mai avuto il benché minimo problema. La mia Alpha non ha mai dato segni di cedimento e, insieme a una buona dose di esperienza e di organizzazione, mi ha permesso di raggiungere risultati sorprendenti".

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