Perché è necessaria la gestione del colore?
Il colore è una percezione umana. Gli occhi (e la mente) percepiscono le informazioni spettrali, che vengono utilizzate come base per la sensazione di colore. Ad esempio, i colori verde, arancione o giallo sono delle semplici parole, ma non descrivono i componenti spettrali della luce riflessa di un oggetto.
Pertanto, è necessario una sorta di linguaggio dei colori per descrivere i componenti spettrali di un determinato colore, che non possa essere discusso dalle persone (come invece è il caso di azzurro cielo, blu intenso, blu oceano o azzurro chiaro). Era necessario creare una lingua che descrivesse tutti i colori visibili agli essere umani, con le parole di un computer.
Questa lingua è detta Lab, dove la L significa luminosità, mentre a e b indicano i componenti dei colori. Con Lab, è possibile descrivere un colore con estrema precisione. In seguito, si analizzerà in modo approfondito l'argomento Lab.
Poiché ogni periferica per immagini possiede la sua modalità unica di elaborazione del colore, esiste una soluzione standard per la descrizione del colore caratteristico di ogni periferica. Ciò consente di trasmettere da un dispositivo all'altro delle informazioni sul colore esatte, all'interno dell'intero flusso di lavoro.
Le fotocamere digitali, i monitor e le stampanti a getto d'inchiostro sono probabilmente i componenti più noti del flusso di lavoro delle immagini digitali. Ma probabilmente non si è consapevoli del fatto che il software costituisce il punto cardine del flusso di lavoro.
Cos'è la gestione del colore?
La gestione del colore descrive l'intero sistema utilizzato nel computer per instaurare una comunicazione di colore precisa tra l'hardware e il software. Viene utilizzata per descrivere le caratteristiche di input della propria fotocamera digitale, per il controllo della visualizzazione dell'immagine sul monitor o per l'impostazione di una stampa identica all'immagine presente sul monitor. È anche necessario trasferire le immagini da un software all'altro senza degli errori di rappresentazione del colore.
La gestione del colore è possibile sia con il sistema operativo Microsoft Windows che con Apple Mac OS X. Alle spalle ha una lunga storia, dove le possibilità aumentano costantemente su ogni nuova versione dei sistemi operativi.
È importante puntualizzare alcuni fatti, al fine di facilitare la comprensione della gestione del colore.
ProfiloUn profilo può essere paragonato a una piccola etichetta apposta su ogni immagine e periferica per immagini. Queste etichette descrivono un colore specifico sia in RGB (Red, Green e Blue) (rosso, verde e blu) che nel linguaggio specifico di gestione del colore. In tal modo, il computer e il software sanno a quali colori del mondo reale (di Lab) corrispondono i valori RGB di un'immagine digitale.
Inoltre, i profili possono anche contenere dei valori CMYK al posto di quelli RGB, ad esempio per la stampa offset. Rimanendo nel puro flusso di lavoro RGB, non è possibile approfondire gli spazi colore CMYK nell'ambito del presente testo.
Spazio coloreOgni tipo di fotocamera dispone della propria modalità di vedere i colori, esattamente come ogni tipo di monitor ha la propria maniera di visualizzare i colori. Inoltre, le stampanti dispongono della propria gamma di colori stampabili, che variano in base al modello, all'inchiostro e alla carta. Questa gamma di colori è detta spazio colore. Uno spazio colore descrive tutti i colori che possono essere elaborati da una periferica per immagini.
Lo spazio colore più diffuso è sRGB. Descrive lo spazio colore medio che un monitor standard è in grado di visualizzare. La maggioranza delle fotocamere digitali è in grado di catturare le immagini nello spazio colore sRGB e la maggior parte delle stampanti riesce a effettuare stampe corrette delle immagini in sRGB. Eppure, esistono degli spazi colore più grandi, come ProPhoto RGB, Adobe RGB 1998, Wide Gamut RGB.
Questi spazi colore vengono utilizzati quando è richiesta la qualità più elevata possibile. Tuttavia, per la maggioranza degli utilizzi, sRGB rimane la scelta migliore.
Immagine 1: Confronto tra sRGB (interno, colorato) e Adobe RGB (esterno, reticolo)
I profili possono essere incorporati nelle immagini, un'operazione che si rivela necessaria per consentire la comunicazione del colore tra le applicazioni per immagini. In mancanza di un profilo incorporato, un'applicazione non è in grado di decifrare i colori del mondo reale presenti all'interno di un file, dato che i numeri RGB puri non hanno alcuna relazione con i valori Lab.
Le fotocamere Alpha di Sony sono in grado di eseguire gli scatti sia in modalità sRGB che Adobe RGB. Se la fotocamera è stata impostata per acquisire le immagini in Adobe RGB, sarà chiaramente visibile sul monitor della fotocamera. Inoltre, le immagini scattate in Adobe RGB possono essere riconosciute da un carattere _ posto all'inizio del nome del file (esempio: image1234.jpg → sRGB; _image1234.jpg → AdobeRGB) Se si è ancora incerti sullo spazio colore da scegliere al momento di scattare l'immagine, si possono consultare le informazioni EXIF.
Gestione del colore in Sony Image Data Converter SR (IDC SR)
È necessario impostare solo poche opzioni per ottenere un buon flusso di lavoro della gestione del colore. Selezionare settings (impostazioni) nel menu e aprire la finestra di dialogo color management (gestione del colore). Lo spazio colore di lavoro può essere selezionato nella parte superiore: Se si sceglie sRGB, Adobe RGB o Wide Gamut RGB, IDC SR pubblicherà sempre immagini elaborate nello spazio colore desiderato. Se si seleziona camera settings (impostazioni fotocamera), IDC SR utilizzerà lo spazio colore di lavoro impostato nella fotocamera. Può essere sia sRGB che Adobe RGB.
Sotto lo spazio di lavoro, si trovano le impostazioni di colore del proprio monitor. La scelta influenzerà fortemente l'aspetto delle immagini su IDC SR, pertanto è importante controllarla e verificare periodicamente che le impostazioni vadano ancora bene. Se sul proprio sistema non è impostato un determinato profilo di monitor, scegliere sRGB.
Qualora il monitor fosse stato fornito di un profilo display generico, installare questo profilo nel sistema operativo, in seguito sceglierlo in other monitor profile (altro profilo del monitor).
Per un flusso di lavoro altamente professionale, è necessario tarare il monitor (e anche la stampante). Nella sezione monitor profile (profilo monitor) del menu color management (gestione colori), è possibile scegliere i profili individuali del monitor che sono stati creati con soluzioni di gestione colori di terze parti.
Se la taratura è stata effettuata correttamente e il profilo risultante viene selezionato nel menu, è possibile ottenere una qualità di visualizzazione colori assai affidabile all'interno di Image Data Converter.
Visualizzare i colori correttamente con software di foto editing diverso
Qualora si desideri lavorare con un software di foto editing di terze parti, assicurarsi che le proprie impostazioni di gestione colori all'interno dell'altro software corrispondano a quelle configurate in Image Data Converter, al fine di ottenere una visualizzazione dei colori corretta.