Ogni servizio fotografico è preceduto da un'accurata pianificazione che viene portata avanti dietro le quinte. Trovare l'idea giusta per un servizio a volte può essere molto difficile, ma la verità è che non sai mai dove e quando ti verrà il lampo di genio.

Ispirazione

Per un recente servizio fotografico, l'ispirazione mi è arrivata durante una visita dal dentista! Ho visitato questo studio fantastico chiamato "Banning Dental" e ho pensato che sarebbe stata un'ottima location per un servizio futuro. Mi considero un tipo sopra le righe e fiero di esserlo. Mi piace andare alla ricerca di location strane e originali, ma ovviamente è sempre più difficile trovare luoghi particolari e idee innovative.

Quindi, una volta scelto questo fantastico studio dentistico come location, era tempo di pensare alla storia. Ero lì, un uomo di 46 anni in attesa di farsi sistemare i denti, e all'improvviso mi è venuto in mente "Lilli e il Vagabondo". Ho pensato che un luogo come quello mi avrebbe permesso di mostrare una gamma di stili di moda diversi e mi intrigava quel bizzarro accostamento. Riflettici un secondo: perché mai qualcuno dovrebbe volere scattare delle foto dal dentista, una figura che spaventa la maggior parte delle persone?

Collaboratori

Una volta decisa l'idea di base, il passo successivo è trovare le persone giuste con cui collaborare. Nel corso degli anni ho maturato uno stile che mi contraddistingue e mi piace lavorare con stilisti, parrucchieri e truccatori che, come me, abbiano un linguaggio espressivo personale, a patto ovviamente che sia compatibile con il mio e ci permetta di lavorare bene insieme per raggiungere l'obiettivo finale. Per il progetto ambientato nello studio dentistico ho lavorato con la stilista Amy Still e con il parrucchiere e truccatore Tom Gillian. Entrambi sono partiti dalla mia idea, ma hanno dato un contributo personale rielaborandola secondo il proprio stile.

Penso che lavorare in un team affiatato sia alla base della buona riuscita di un servizio fotografico e ho acquisito con l'esperienza alcune abitudini che ritengo utili a questo scopo. Innanzitutto, sono sempre il primo ad arrivare sul set per dedicare il tempo necessario a parlare con gli altri. Poi mi prendo sempre il caffè da solo, anziché assumere un assistente che lo faccia al posto mio. Mi piace che ci sia un'atmosfera piacevole sul set e so bene che è compito mio crearla.

La mia arma segreta

So che può essere difficile quando hai una vita particolarmente frenetica, ma è davvero importante arrivare sul set con spirito positivo ed energico. Oserei quasi dire che lo scatto vero e proprio rappresenta il momento meno importante. Uno dei principali modi in cui mi motivo sul lavoro è attraverso la musica. Infatti, non esco mai di casa senza un altoparlante Bluetooth, fedele compagno di avventure insieme alla mia Sony α7R III: lo porto con me sempre e ovunque ed è una specie di arma segreta. Metto la musica più adatta per il set e, per riuscirci, ho creato playlist diverse in base al tipo di servizio che stiamo realizzando.

L’attrezzatura

Per quanto riguarda il kit, la fotocamera α7R III è la mia preferita perché lavoro moltissimo con il flash e mi è comodo poter scattare utilizzando l'otturatore meccanico a 10 fps. Potrà sembrare contraddittorio, dal momento che il modello α9 è spesso associato alla cattura di movimenti rapidi, ma se sto riprendendo un'azione con il flash preferisco usare la fotocamera α7R III.

"L'obiettivo che uso più spesso è probabilmente Sony Zeiss Sonnar T* FE 55 mm f/1,8 ZA. È l'obiettivo più versatile che possiedo e so di poterci fare sempre affidamento: è leggero, estremamente nitido e adoro la sua resa degli sfondi, tant'è che è sempre la prima cosa che metto in borsa. Mi piace molto anche l'obiettivo Sony FE 85 mm f/1,4 GM, che è a dir poco incredibile e non smette mai di sorprendermi. Quando invece devo scattare in una location molto piccola e non posso allontanarmi più di tanto dal soggetto, passo al 55 mm che, pur essendo un grandangolo, mi permette di ottenere un effetto simile."

Penso che anche l'FE 70-200 mm f/2,8 GM sia un ottimo obiettivo. Generalmente lo uso in occasione delle sfilate in passerella, quindi in situazioni in cui ho bisogno della flessibilità necessaria per creare una varietà di scatti. Ciò nonostante, devo ammettere che mi piacerebbe usarlo più spesso.

Ultimo consiglio

Il mio consiglio per chi si appresta a intraprendere questo percorso riguarda le persone e la creazione di una rete di conoscenze: collabora come assistente per i fotografi, contatta le redazioni delle riviste, usa Instagram per stringere relazioni taggando stilisti, truccatori e modelli, riviste e redattori, e non avere mai paura di telefonare. Se non ricevi risposta, non ti arrendere e continua a creare! Non devi fare altro che trovare i contatti giusti e creare i contenuti.